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Blue Protocol – Il nostro provato del nuovo MMO di Bandai Namco

Blue Protocol – Il nostro provato del nuovo MMO di Bandai Namco

L’annuncio di Blue Protocol risale all’ormai lontano 2019. In Occidente eravamo pronti a giocarlo nel 2023, ma a maggio Bandai Namco ha fatto marcia indietro annunciando che verrà pubblicato solo nel 2024.

Per fortuna questo rinvio non riguardava il Giappone: infatti nella Terra del Sol Levante l’action RPG online di Project Blue Sky è uscito a giugno, come da programma, ed è totalmente giocabile con un modello free-to-play.

Noi di MMO.it, armati di buona lena e una traduzione parziale in inglese, lo abbiamo provato per voi. Dopo qualche ora di gioco, abbiamo deciso di riportarvi le nostre primissime impressioni che, naturalmente, non andranno ad analizzare il titolo nella sua interezza, ma soltanto l’approccio iniziale.

Come sempre, l’anteprima è disponibile sia in formato testuale che video, direttamente dal nostro canale YouTube. E ovviamente ricordatevi di iscrivervi anche al nostro canale Twitch. Buona visione o lettura, come sempre su MMO.it!

 

 

La storia non è molto articolata: andremo a interpretare un personaggio senza memoria che si ritrova in un mondo a lui sconosciuto e farà conoscenza di Feste che, dopo essere stata salvata, ci prenderà sotto il suo servizio, rendendoci di fatto il suo schiavo, costringendoci a svolgere missioni per lei e a scalare i ranghi della gilda.

Le scene più importanti sono rappresentate da cinematiche, anche realizzate piuttosto bene, che possono essere riviste quando vogliamo dal menu. Di contro i dialoghi tra personaggi principali sono visualizzati tramite schermate fisse in cui il nostro personaggio non cambierà espressione (è possibile cambiarla manualmente nel menu, ma rimarrà fissa durante i dialoghi).

L’editor dei personaggi non è particolarmente approfondito: è possibile cambiare forma e colore del viso, occhi, capelli e altro, ma non aspettatevi la profonda personalizzazione che si è vista in titoli come Black Desert.

 

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Visivamente il titolo si difende bene, con una grafica anime leggera ma godibile. Le ambientazioni non fanno gridare al miracolo, risultando abbastanza spoglie, ma il design di personaggi e nemici è pulito e piacevole. Anche le animazioni risultano fluide e siamo abbastanza sicuri che il gioco, che utilizza l’Unreal Engine 4, sarà in grado di girare anche su computer più datati.

Abbiamo particolarmente apprezzano la presenza di un indicatore che ci indicasse la strada da seguire per raggiungere l’obiettivo di una quest (disattivabile nel caso foste duri e puri), scelta che ci ha permesso di risparmiare del tempo, invece che vagare inutilmente per la mappa.

Un’altra caratteristica che abbiamo apprezzato è che, nelle fetch quest, saranno presenti nella mappa gli obiettivi da eliminare, evitando di uccidere 10 lupi, quando la missione voleva che uccidessimo 10 lupi grigi (vero Metin 2?).

 

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Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica e, sempre parlando di quest, dobbiamo esporre gravi criticità che hanno minato la nostra esperienza: la ripetitività delle missioni.

Si, sappiamo che è un fattore comune negli MMO, anche se ultimamente più di qualcuno aveva provato a snellire la formula, ma giocando a Blue Protocol ci è sembrato di tornare indietro di 10 anni. Non troviamo problematiche le fetch quest, ma molte secondarie ci chiederanno di andare dal punto A al punto B della mappa senza dover fare nulla più che camminare. Una simile struttura è accettabile in un JRPG single player, ma in un MMO una tale costruzione delle quest diventa difficile da mandare giù, soprattutto perché non è possibile affrontarle con amici (tecnicamente è fattibile, ma non c’è un motivo per farlo).

Riguardo alle missioni della storia principale, almeno nei primi livelli, queste consistono spesso nell’andare nelle varie parti della mappa a visitare i punti d’interesse e, delle volte, si concludono con un dungeon da affrontare in singolo. È tuttavia possibile riaffrontare il labirinto con un gruppo da quattro giocatori per ricevere nuove ricompense. Dal lato matchmaking non abbiamo nulla da recriminare, vista la velocità con cui abbiamo sempre trovato party, ma d’altro canto non apprezziamo il fatto che la storia principale sia vista come un’avventura in singolo, sensazione che si è palesata più volte durante la nostra prova.

Certo, ogni tanto capita di imbattersi in World Event, ma sono piuttosto sporadici, almeno all’inizio, e non aiutano a scacciare la sensazione di trovarsi soli al mondo, mentre altri giocatori ci sfrecciano accanto facendosi gli affari propri.

 

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Ma andiamo ora a parlare di quello che è probabilmente il fiore all’occhiello di Blue Protocol: il sistema di combattimento.

Il combat è puramente action, con una barra della stamina che si consuma solo in caso di scatto e schivata (all’infuori del combattimento si potrà correre all’infinito). Si possono equipaggiare quattro abilità, ciascuna assegnabile a uno specifico tasto e, dal livello 10, sarà disponibile anche una mossa finale.

Gli scontri sono molto rapidi ed è possibile rotolare, saltare e incatenare combo. Le abilità si ricaricano col tempo e hanno svariati effetti, come buffare i compagni, infliggere danni e altro, nulla che non si sia già visto in altri MMO.

Nel gioco sono disponibili quattro classi base: se volete saperne di più vi invitiamo a recuperare lo short in cui le analizziamo, ma gli sviluppatori hanno promesso che ne aggiungeranno altre in futuro, tra cui il già annunciato Blitz Lancer.

 

 

Le classi sono sufficientemente differenziate da garantire varietà nel gameplay e, similmente a quanto visto in Final Fantasy XIV, è possibile cambiarle a piacimento nella città principale, che funge da HUB.

Il livello è legato alle classi, pertanto cambiandone una tornerete al livello 1. Sono disponibili missioni di classe, che permettono di guadagnare velocemente esperienza, mentre il livello della gilda è legato al personaggio e non cambia con la classe: quest’ultimo può essere aumentato svolgendo determinati compiti.

A livello di equipaggiamento siamo rimasti un po’ delusi: sarà possibile cambiare solo l’arma principale, mentre i pezzi di vestiario avranno solo valore estetico. A dare un minimo di profondità ci sarà la possibilità di equipaggiare delle cosiddette Immagini (ancora non sappiamo con che nome verranno tradotte) che permetteranno l’evocazione di una creatura per un attacco speciale.

 

Abbiamo solo esaminato i livelli iniziali, ma dubitiamo che a livelli più avanzati la personalizzazione si faccia troppo complessa, il che non è necessariamente un male, ma è un fattore che va preso in considerazione se si cercano esperienze più stratificate. In ogni caso sarà possibile craftare armi, Immagini e potenziamenti per le stesse, ovviamente a patto di aver sbloccato la ricetta e di avere i materiali.

Come già accennato Blue Protocol sarà free-to-play, con tanto di Battle Pass. La versione in inglese da noi provata non traduceva le descrizioni degli oggetti; pertanto, non possiamo dirvi se il Battle Pass a pagamento sia effettivamente pay-to-win. Da quanto abbiamo capito dovrebbe velocizzare il leveling, ma al momento non ce la sentiamo di esprimere una valutazione, visto che non è detto che venga riportato paro paro anche da noi.

Possiamo dirvi per certo che con la valuta premium si possono acquisire pezzi di vestiario, ma con sola valenza estetica.

 

Conclusioni

Tirando le conclusioni, le prime ore di Blue Protocol non ci hanno entusiasmato poiché, al netto di un sistema di combattimento rapido e divertente, ci siamo scontrati con una progression iniziale lenta e incentrata su un’esperienza single player.

È ancora presto per esprimere un giudizio definitivo e non sappiamo come Amazon Games gestirà il titolo qui in Europa. Il potenziale sicuramente c’è, non abbiamo ancora esplorato l’endgame, che potrebbe ribaltare completamente le carte in tavola.

Ricordiamo che Blue Protocol uscirà in Occidente nel corso del 2024, prima su PC e poi anche su PlayStation 5 e Xbox Series X/S, ma entro fine anno vedremo una closed beta, per la quale è già possibile registrarsi sul sito ufficiale.

Fateci sapere se avete altre curiosità sul gioco e proveremo a rispondere, per quanto abbiamo visto finora. Infine, per restare aggiornati su tutte le novità vi invitiamo a entrare nel gruppo Facebook e nel server Discord di Blue Protocol Italia, mentre per altre informazioni sul mondo degli MMO potete seguirci su tutti i social.

Connessi, aggiornati, massivi!

 

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SenryuLuisenLorenzo "Plinious" PliniLa confraternita dei nerfDarkCloud Recent comment authors
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La confraternita dei nerf
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La confraternita dei nerf

4 abilita’?…..cos’è un arcade pure questo anni 80? non ho capito in che senso 4 abilità, praticamente si può giocare con un qualsiasi arcadestick tipo street fighter?….no spiegatemi bene sta cosa, perchè già la grafica a cartoni ormai ha superato ogni pazienza umana che te la mettono da tutte le parti con decine di mmo, online, coop e single tutti uguali, tutti con la medesima veste, poi se manco è così profondo come role play, beh allora che se lo tenessero proprio.
Speriamo di aver capito male, poi manco le armature ci sono, solo l’arma principale, guardate ditegli ai dev che almeno su Ghost’n Goblins il personaggio aveva un’armatura, se colpito rimaneva in mutande, questi con tutta la tecnologia moderna manco uno straccio di corpetto in cuoio, vestito, spallaccio, elmetto?

Lorenzo "Plinious" Plini
Admin

Hai capito benissimo. 4 abilità più l’ultimate.

Luisen
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Luisen

E’ molto simile a Skyforge da cui credo hanno preso ispirazione: stesso sistema del cambiamento di classe, poche skill attive (ma avevi tante passive) e stesso sistema di equip (cambiavi solo l’arma e determinati gioielli, l’armatura era solo estetica) con la grossa differenza che Skyforge era più un dungeon crawler istanziato che un mmo: solo il pvp era diviso in arene 3vs3 e 10vs10.

Senryu
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Senryu

Speriamo non faccia pure la stessa fine, di Skyforge 😅

Zap
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Zap

mamma mia non vedo l’ora, lo sto seguendo da anni adesso che mancano mesi mi sento quasi male lol

DarkCloud
Guest
DarkCloud

Se oltre a farti prendere dall’hype leggi anche l’articolo, mi sa che l’hype ti passa tutto XD