XDefiant - Recensione

La normalità di Ubisoft non stupisce ma diverte tra abilità super e feeling standard.

XDefiant – La recensione

Dopo averlo annunciato nel 2021, Ubisoft San Francisco ha recentemente alzato il sipario su XDefiant, lo sparatutto free-to-play prontamente etichettato da molti come l’anti-Call of Duty a causa di alcune similitudini. L’impegnativo paragone regge fino a un certo punto, naturalmente: da un lato c’è un FPS celebrativo che ha appena cominciato a muoversi sulle sue gambe, dall’altro un colosso non solo tra gli shooter in prima persona, ma anche tra i franchise di maggior successo di tutti i tempi. Roba forte, talmente forte da spostare equilibri e miliardi e, proprio per questo, da far bisticciare Microsoft e Sony.

Per questo oggi il paragone s'ha da fare soltanto finché ci si limita alle sensazioni. La speranza è che XDefiant riesca a ritagliarsi un posto al sole in uno scenario competitivo nonché sovrappopolato come quello degli shooter online gratuiti, un'impresa mica da poco. La partenza non è stata falsa, nelle sue prime due ore e mezza di vita un milione di giocatori unici gli hanno accordato fiducia (tre milioni in due giorni suddivisi tra PS5, Xbox Series e PC, NdR), nonostante gli immancabili problemi del day-one ai server.

I motivi dietro la buona accoglienza sono molteplici. Indubbiamente la sua natura free-to-play l'ha aiutato, dargli una chance è questione di metterlo in download e basta, l’assenza di un esborso economico è un incentivo niente male giacché, nella peggiore delle ipotesi, si disinstalla senza rimpianti. Detto ciò sarebbe sbagliato ridurre al vile denaro il benvenuto ricevuto dalla comunità: pur senza strabiliare, XDefiant ha un suo perché.

Cinque cinque cinque quattordici

I fan delle grandi serie Ubisoft con un debole per gli FPS online saranno contenti per due motivi: il co-pilota del progetto è Mark Rubin, l'executive producer che ha sul CV un'esperienza analoga con la serie CoD, e perché XDefiant è a tutti gli effetti un omaggio alle più importanti IP della software house. La dimostrazione più lampante di ciò è rappresentata dalle cinque fazioni tra cui selezionare il proprio alter ego: Purificatori (Tom Clancy's The Division), DedSec (Watch Dogs, non disponibili al momento), Fantasmi (Tom Clancy's Ghost Recon), Echelon (Tom Clancy's Splinter Cell) e Libertad (Far Cry 6).

Purtroppo non sono stati scelti i personaggi emblematici e bisogna accontentarsi di un tris di individui generici per ciascuna fazione. Fortunatamente, però, ognuna di esse presenta le proprie peculiarità, rendendola più o meno adatta a determinati stili. Questo perché XDefiant punta sulle abilità speciali, quasi fosse un "hero shooter" in salsa Ubisoft. Queste ultime si dividono in "normali" (cioè sempre disponibili), passive e Ultra, le quali vanno sfruttate nel momento giusto perché l'indicatore si ricarica lentamente nel corso di un match.

Grazie alla skill Visore e all'Ultra Occhiale Sonar, gli Echelon possono vedere la posizione dei nemici.

Sebbene le diverse caratteristiche diano un tocco unico a ogni fazione e le differenzino molto tra loro, l'impressione è che le abilità non siano tutte ben bilanciate: alcune sembrano decisamente più utili di altre, qualcun'altra invece è assai meno difficile da usare in maniera ottimale. Ciò si percepisce un po' per il tipo di meccanica della singola skill, un po' per l'impostazione delle quattordici mappe 6 contro 6, non molto ampie e di facile lettura in quanto a level design. Di facile lettura è anche la fonte d'ispirazione di alcune ambientazione, non tutte perché sono presenti anche scenari originali oltre a quelli che rimandano ai giochi Ubisoft rappresentati in XDefiant.

Il bello delle abilità uniche sta anche nel capire chi tra i nemici è più fastidioso ("pro tip": a morte i curatori della Libertad) e, salve di proiettili permettendo, eliminarlo rapidamente. A volte è facile riuscirci, altre volte è tremendamente difficile, ma c'è un motivo anche dietro a questo: senza l'SBMM canonico (il matchmaking basato sulla skill è assente per filosofia, nelle partite Classificate che avranno ufficialmente inizio con la prima season terrò conto del rank e non solo, invece nelle Casual il matchmaking si basa sulla latenza in primis e poi su altri fattori), finché non si scende in campo non si può intuire il livello di abilità degli avversari.

Questione d'ambizione

Le mappe si dividono in Arena e Lineari, una distinzione che dipende dalla loro topografia e si rifletta sulle modalità di gioco disponibili. Le prime sono più frenetiche, rapide, favoriscono gli scontri a corto raggio e riguardano le modalità Dominio, Occupazione e Fenomeno, una sorta di rocambolesca Uccisione Confermata per dirla à la Call of Duty. Nelle mappe lineari invece, in virtù della loro conformazione meno compatta e dal respiro più ampio dei passaggi, si può giocare a Controllo di Zona o Scorta, due nomi che non hanno bisogno di grandi presentazioni.

Purtroppo si sente parecchio la mancanza di modalità classiche come Deathmatch o Tutti contro Tutti, a differenza dei veicoli che, dato il tipo di gameplay serrato e adrenalinico, non avrebbero avuto alcuna utilità. Si sente anche lo scarso carisma di un comparto grafico che, pur non facendo danni, appare poco interessante e, probabilmente, finisce per fomentare, nello spettatore, la sensazione di trovarsi di fronte a un gioco senza grandi ambizioni.

Devo ammettere che Fenomeno sa regalare momenti divertenti.

Eppure non è così, non ci si deve lasciar trarre in inganno perché, pur essendo imperfetto, XDefiant possiede delle buone basi. Il gunplay, al netto di alcune hit box che meritano una sistematina, sa il fatto suo e lo stesso vale per il time-to-kill, una valida via di mezzo fra "troppo basso" e "troppo alto", o ancora per la possibilità di personalizzare il loadout dei personaggi in libertà. Restando in tema armi e innesti, è un peccato che il sistema di progressione sia pachidermico: sbloccare gadget, mirini e quant'altro richiede tempo e perseveranza.

Un timido tra i cannibali

Difficile dire con certezza se una simile lentezza sia studiata per invogliare a giocare assiduamente, per spingere ad acquistare il Pass Battaglia con cui, oltre alle immancabili skin, si possono accelerare i progressi oppure se c'entri - di nuovo - un bilanciamento rivedibile, può darsi che in tutte e tre le affermazioni si nasconda un fondo di verità. Di sicuro c'è che, nella sua "super eroica normalità", XDefiant sa essere immediato e divertente grazie a un gameplay boots on the ground che, di nuovo, per certi versi può ricordare alcuni Call of Duty del passato, seppur privato della possibilità di sdraiarsi e dello scatto tattico, giusto per citare le prime due differenza che mi vengono in mente.

Meno sicuro è capire oggi come andrà a finire, al di là della roadmap che assicura a ogni nuova stagione l'integrazione di una nuova fazione, tre nuove mappe, nuove armi ed eventi specifici. Il mondo degli FPS online gratuiti sa essere crudele, gli umori del pubblico possono mutare repentinamente e ci vogliono idee, costanza e lungimiranza se si vuole restare a lungo sulla cresta dell'onda, non si vive di solo Pass Battaglia. XDefiant non mette in scena chissà quale spettacolo visivo, perfino i personaggi che popolano le sue mappe sembrano poco desiderosi di diventare delle star, tuttavia si intravedono delle fondamenta solide, sarebbe un peccato non sfruttarle con coraggio creativo per accontentarsi di svolgere un lavoro dal retrogusto generico.

La partenza non è stata male, ora però Ubisoft deve rimboccarsi le maniche e darci dentro nel sostenere il gioco e la comunità di curiosi che si è raccolta attorno a esso. Un progetto free-to-play ha l'obbligo, se intende sopravvivere nella giungla di produzioni in prima persona, di tirare fuori gli artigli fin da subito e farsi largo tra i cannibali a suon di ruggiti, iniezioni di contenuti allettanti e, una stagione dopo l'altra, la continua promessa che il meglio debba ancora venire. Se proprio ci si vuole provare, è meglio farlo con ambizione.

Verdetto

Non saranno effetti speciali da applausi come ci hanno abituato altrove, la personalità è fin troppo generica e i problemi del day one sono un ricordo, ora tocca alle discussioni sul bilanciamento e ai dubbi circa alcune scelte bizzarre degli sviluppatori (tre modalità simili e niente deathmatch? Perché?), eppure, nonostante ciò, XDefiant non è affatto malaccio. Inutile fare paragoni, tuttavia non ci si deve dimenticare che siamo solo all'inizio di un viaggio in soggettiva in un nuovo universo che, al suo scoppiettante interno, racchiude tanti mondi Ubisoft. Solo il tempo ci dirà se Ubisoft San Francisco ci crede davvero e se XDefiant sarà capace di prendersi con la forza un posto nell'Olimpo, oppure se l'impresa andrà al di là delle capacità di un progetto che (è bene ricordare anche questo) a noi giocatori non costa nulla.

In questo articolo

XDefiant

Ubisoft San Francisco | 21 Maggio 2024
  • Piattaforma

XDefiant – La recensione

7.5
Discreto
Un FPS online imperfetto ma divertente, solido in alcuni aspetti e (fin troppo) generico in altri.
XDefiant