Call of Duty: Black Ops 4 - Recensione

Call of Duty perde la Campagna in singolo e guadagna una battle royale.

Call of Duty: Black Ops 4 - La recensione

Sono soprattutto tre le cose che mi hanno colpito mentre mi accingevo a scrivere questa recensione. La prima (ma già si sapeva da mesi) è che Call of Duty: Black Ops 4, dopo 15 anni di storia, rinuncia per la prima volta a una Campagna in singolo e lo fa (evidentemente) perché ormai solo a una parte minoritaria dei fan della serie interessa giocare da soli contro nemici mossi dall’IA del gioco.

La seconda notizia è che questo nuovo CoD ha fatto segnare il record assoluto come vendite digitali al day one su PlayStation Store nella storia di Activision, segno (ancora evidentemente) che l’assenza della Campagna in singolo sembra aver interessato davvero pochissimi giocatori di CoD (se non nessuno). La terza notizia è che, dopo un solo giorno dal lancio, il gioco ha letteralmente sbancato su Twitch, triplicando le views di Fortnite e facendo segnare un ulteriore record per questo attesissimo sparatutto “only multiplayer” di Treyarch.


Tutto questo preambolo per dire quanto ormai il mercato degli sparatutto tripla A sia sempre più dipendente dal multiplayer e quanto, con il fenomeno di PUBG e Fortnite, il genere battle royale sarà (volenti o nolenti) una costante di questa e altre serie, Battlefield compresa. Certo, se poi andiamo a vedere la qualità media delle Campagne in singolo di Call of Duty negli ultimi anni, non siamo certo di fronte a qualcosa di indimenticabile, nonostante quella di Call of Duty: WWII sia stata tutt’altro che brutta; e lo stesso può dirsi per la Campagna in singolo di Battlefield I, riuscita e avvincente solo a tratti. Eppure, con l’esclusione delle missioni di tutorial nei panni dei vari Specialisti, spiace non trovare qualcosa in Call of Duty: Black Ops 4 che possa essere giocato in beata solitudine come i vecchi tempi.

Nonostante ciò, e pur considerando il prezzo “pieno” a cui è venduto il gioco pur senza una Campagna in singolo, ho deciso di non dare peso a questa assenza nella valutazione finale, anche perché per gli appassionati della competizione online Call of Duty: Black Ops 4 ha comunque tantissimo da offrire a livello di contenuti. E inizio proprio da Blackout, qualcosa che mi ha ricordato molto di più PUBG con il suo approccio “tattico” che non la frenesia costruttiva di Fortnite, ma che in ogni caso, per dimensione della mappa, stabilità della connessione (l’ho giocato su PlayStation 4 Pro) e assenza di bug (serve giusto ancora un po’ di bilanciamento), risulta tra le esperienze battle royale più intense e complete che abbia mai giocato.


Dopo tutto si parla di un puro shooter, senza costruzioni o altri strani elementi. Dobbiamo solo preoccuparci di atterrare nel posto giusto, prendere le armi che meglio si adattano alla nostra strategia e altri oggetti e agire con cautela e cercare di rimanere in vita. Se state pensando che lo stesso concept potrebbe applicarsi a mille giochi del genere, avete ragione, ma nessuno ha le sparatorie di Call of Duty, lo stesso livello di pulizia, lo stesso design della mappa ricco di varietà e di connessioni con i vecchi episodi della serie, la stessa cura per le armi e i mezzi.

Capace di ospitare da 88 a 100 giocatori, la mappa di Blackout non sembra mai eccessivamente e inutilmente grande, anche se è normale passare anche lunghi momenti di gioco senza impegnarsi in uno scontro a fuoco. Rispetto alla beta Treyarch ha poi svolto un ottimo lavoro ascoltando le principali lamentele dei giocatori. Ora è più facile raccogliere oggetti e c'è più tempo per “battere” il cerchio che si restringe e raggiungere la nuova area di gioco. Il bello poi è che Blackout potrebbe far appassionare al genere anche chi ha sempre visto di cattivo occhio PUBG (magari per l’aspetto grafico troppo grezzo) o Fortnite. C’è il giusto mix di ritmo forsennato, tattica (si gioca in squadra) e immediatezza e, a ben vedere, l’unica cosa che potrebbe frenare Blackout dall’impensierire i numeri di Fortnite è il suo essere a pagamento.


Superato con brillantezza questo non facile ostacolo, Call of Duty: Black Ops 4 offre la modalità co-op Zombi più ricca e bella di sempre per la serie, che tra l’altro, con l’assenza della Campagna in singolo, assume ancora più importanza nell’economia del gioco. E lo fa in diversi modi, partendo da tre diverse mappe, ma offrendo anche nuovi modi per giocare fino al punto di permetterci di giocare da soli offline e di includere diversi livelli di difficoltà. Il tutto è arricchito da un tutorial molto completo e da una nuova che permette di vivere il volto più arcade di questo massacro di zombi, eliminando gli enigmi e mettendoci davanti alle ondate di zombi per ottenere il punteggio più alto.

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Call of Duty: Black Ops 4

Treyarch | 12 Ottobre 2018
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